pagina ufficiale di Dario Saralvo
Sono un appassionato di storia contemporanea e scienze politiche. attraverso questo blog vorrei condividere la mia passione con persone lontane e vicine. Scriverò di eventi che ormai appartengono al passato ma anche di ciò che accade oggi, offrendo le mie riflessioni e il mio punto di vista. Grazie per la visita.
Questi partiti spesso si affrontavano tramite dibattiti su canali televisivi, con la sinistra che una volta era composta dal Partito comunista italiano (PCI), fondato nel 1921 da Amedeo Bordiga, e basato sugli stessi ideali che guidarono la Rivoluzione di ottobre. Dopo la Seconda guerra mondiale il partito venne preso in mano da Togliatti e Berlinguer che optarono per un socialismo democratico e costituzionalista a sostegno della classe operaia e degli anti-capitalisti, il PCI si sciolse nel 1991, a seguito della dissoluzione dell’Unione sovietica dando così vita ai partiti di sinistra attuali. Durante tutte le elezioni avvenute negli anni della prima repubblica c’era l’usanza che il PCI si presentasse con il Partito socialista italiano ( PSI) fondato nel 1892 da Filippo Turati come partito d’ispirazione marxista, con l'obiettivo di tutelare gli interessi della classe operaia e di attuare una serie di riforme sociali, ma dopo il 1980 con l’ingresso in politica di Bettino Craxi puntò ad una politica basata sul liberismo economico. Il partito si sciolse negli anni 90 a causa del suo coinvolgimento in tangentopoli. A fare da chiudi fila dei partiti di sinistra c’era il Partito radicale italiano (PR) fondato nel 1955 da Agostino Bertani e poi guidato da Marco Pannella. I radicali divennero subito famosi per le loro strategie, come per esempio gli scioperi della fame, con cui portarono avanti una serie di battaglie, alcune vinte, altre no, tra cui la legalizzazione dell’aborto, la legalizzazione delle droghe leggere, la lotta contro la pena di morte e per i diritti degli omosessuali. I radicali con l’avvento della seconda repubblica persero l’attenzione dell’opinione pubblica e finirono nel dimenticatoio.A riunire tutte queste forze sia di destra che di sinistra, c’era la conosciutissima Democrazia Cristiana (DC) fondata nel 1942 da Giuseppe Spataro, ma guidata da Alcide De Gaspari prima e da Aldo Moro poi. I democristiani basavano la loro ideologia non solo sul cattolicesimo ma anche sul socialismo e sul liberalismo, il partito si sciolse nel 1990, anch'esso a causa dello scandalo di tangentopoli.Per concludere vorrei non solo rinnovare il sostegno alle forze conservatrici, sia della prima che della seconda repubblica, ma anche invitarvi a riflettere sia sulla complessità che sulla importanza, e soprattutto sul fascino, della storia politica del nostro Paese, spesso sottovalutata.
Dario saralvo

così cantava Gaber
Carissimi lettori,le ultime elezioni parlamentari ed europee,mi hanno portato a comprendere non solo quanto sia importante avere una propria identità politica, ma anche quanto sia importante manifestarla tramite il voto. Ma come si può costruire la propria identità politica? Probabilmente la si può acquisire con l'analisi e lo studio di due correnti di pensiero molto diverse tra loro: la corrente conservatrice e quella progressista.La corrente conservatrice conserva la tradizione e l'identità, puntando non solo alla difesa della "sacra patria" ma anche della libertà individuale e al mantenimento dell'ordine sociale, con un'azione limitata da parte dello Stato sull’economia dei cittadini. Questa si contrappone alla corrente progressista, che afferma di sostenere i diritti civili e la lotta contro le disuguaglianze sociali, ma che in verità sostiene, oltre alle sfilate di dubbio gusto con annesse carnevalate (organizzate e compiute con lo scopo di ridicolizzare l’orientamento sessuale degli stessi partecipanti) e alle manifestazioni violente in favore dei terroristi palestinesi, anche la corruzione e l’odio politico.Il compito di portare avanti queste due visioni del mondo e della società lo hanno i partiti politici, che possono essere progressisti (quindi di sinistra) oppure conservatori (forze di destra). Ma quali sono i partiti politici di destra e di sinistra e chi sono i loro rappresentanti in parlamento?Tra i partiti conservatori, spesso filo-israeliani, che attualmente rappresentano la maggioranza, possiamo trovare Fratelli d'Italia, un partito conservatore con idee nazionaliste e filo-atlantiste, guidato da Giorgia Meloni (cresciuta all’interno della grande e importante comunità umana e politica di Colle Oppio, nonché cuore e casa della destra nazionale e sociale). Questo partito si trova nella stessa coalizione della Lega, ex Lega Nord, un partito guidato da Matteo Salvini. Nato come un partito regionalista del Nord Italia, fondato da Umberto Bossi, oggi è diventato un movimento nazionale con posizioni anti-immigrazione e critiche verso l'Unione Europea. Nella stessa coalizione a sostenere questi due grandi partiti ci sono Forza Italia, un partito centrista con un approccio liberale all'economia, fondato da Silvio Berlusconi ma oggi condotto da Antonio Tajani, e Noi Moderati, composto da una coalizione di piccoli partiti di centro-destra e democristiani guidati da Maurizio Lupi.Questi partiti spesso vengono attaccati, anche con metodi discutibili, dai partiti progressisti e filo-palestinesi che fortunatamente si trovano all’opposizione, quali il Partito Democratico, il principale partito di centro-sinistra, nato dalla fusione di varie forze progressiste e che promuove politiche sociali a favore dei diritti civili (di chi pare a loro) e integrazione europea con a capo Elly Schlein. Questo partito è sostenuto, ma non troppo, da Italia Viva, partito fondato da Matteo Renzi dopo la sua uscita dal PD con lo scopo di portare avanti delle politiche liberali, e da Alleanza Verdi e Sinistra, un partito di sinistra radicale fondato da Antonio Fratoianni, che punta alla promozione della giustizia sociale, dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità ambientale. Ultimamente, questo partito sta rafforzando i rapporti con il Movimento 5 Stelle, un movimento di sinistra radicale fondato da Beppe Grillo, anti-establishment, incentrato sulla lotta alla corruzione, democrazia diretta e sostenibilità ambientale, attualmente guidato da Giuseppe Conte. Questo movimento si è recentemente allontanato da Azione, partito centrista fondato da Carlo Calenda, ex ministro dello sviluppo economico che sostiene politiche economiche liberali e europeiste, ideale che lo ha portato ad un avvicinamento a +Europa, un partito poco conosciuto che sostiene l'integrazione europea e le politiche liberali sia in ambito economico che sociale, guidato da Emma Bonino.Per concludere questo articolo, che verrà reputato da qualcuno troppo di parte, vorrei ribadire non solo il mio appoggio alle forze conservatrici di maggioranza, ma anche l’importanza di custodire una propria identità politica che va manifestata soprattutto tramite il voto.
Dario saralvo

Dario saralvo

Carissimi lettori, ben ritrovati.
In questo articolo vorrei parlarvi delle associazioni pro Palestina presenti in Italia, che da mesi si trovano al centro di polemiche e dibattiti politici a causa del loro modo estremamente violento e, di conseguenza, pericoloso di manifestare. Tali associazioni sono talmente numerose e ben collegate tra di loro da rendere molto complicato ricostruirne i rapporti e gli organigrammi. Trovano sponda nella propaganda dei partiti, soprattutto quelli di centro sinistra e nei gruppi giovanili, i cui componenti si ritrovano spesso riuniti nei collettivi liceali e universitari e nelle ”associazioni culturali”, quali l’Associazione palestinesi in italia (API) gestita da Mohammad Hannoun sospettato di aver combattuto per Hamas in passato, l’Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP) coordinata da Anwar Oudeh, l’Associazione Donne Palestinesi d’Italia e i Giovani Palestinesi d’Italia (GPI). Il loro modus operandi è quello di organizzare comizi nelle università di roma, così da attirare i giovani nella loro orbita di influenza, basti pensare a quanto è accaduto a La Sapienza, dove l’ex terrorista Leila Khaled, già appartenente al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestiana (FPLP), colpevole di aver dirottato un volo TWA-840 il 29 agosto 1969 e Abidnel Hali, noto per aver attentato nel 1984 alla vita di un diplomatico degli Emirati Arabi Uniti e ucciso la sua segretaria di origini iraniane, hanno potuto liberamente arringare la folla intervenuta. Questi gruppi devastano licei e università causando danni da centinai di migliaia di euro, ripagati da noi onesti cittadini tramite il versamento delle tasse allo stato. Imbrattano muri con slogan, stilano liste di proscrizione contenenti nomi d' ebrei o personaggi filo israeliani,picchiano poliziotti e organizzano convegni o manifestazioni che incitano alla violenza contro partiti politici conservatori come Lega,Fratelli d’Italia, ma soprattutto Azione Universitaria, i cui membri si sono battuti in nome d’Israele e del terribile odio antisemita. Uno scempio che viene mascherato da attivismo in difesa dei diritti del popolo palestinese, che secondo questi fiancheggiatori dei terroristi sarebbe oppresso da Israele, al punto da essere definito da alcuni come oggetto di un genocidio da parte dello stato ebraico.Per concludere vorrei invitare tutti a prendere le distanze da certi partiti, figure e associazioni e inoltre vorrei invitare tutti voi ad appoggiare coloro i quali sostengono l'Occidente e lo Stato d’Israele, unici baluardi di democrazia e civiltà.
Dario saralvo

Dario saralvo








Chi sono
Il mio nome è Dario Saralvo, studio presso il Liceo delle Scienze Umane Renzo Levi.
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